Museo delle antichità egizie di Torino


Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino - R.U.P. arch. Sergio Moro
Arch. C. Turvani
A.T.I. : ZOPPOLI & PULCHER S.p.A.; NICOLA RESTAURI S.r.l.

La progettazione ha inteso valorizzare la dimensione storica dell’edificio liberandolo dalle stratificazioni più recenti e dotandolo di due nuovi livelli interrati. Il restauro architettonico, insieme all’organizzazione dei flussi di visitatori ed il riallestimento degli ambienti sono i temi che determinano le linee guida del progetto. Il progetto è incentrato su accurati interventi di restauro degli apparati architettonici decorativi e delle superfici, attraverso il recupero di intonaci, delle pitture, dei pavimenti e dei rivestimenti storici. Sono poi stati completamente rifatti tutti gli impianti, implementate le scale di sicurezza e realizzati nuovi ascensori e scala mobile "compartimentata" nel rispetto delle norme di Prevenzione Incendi.
Gli aspetti di contenimento dei consumi degli impianti di illuminazione sono affrontati ricorrendo alle soluzioni tecniche più efficaci consistenti in:
• ove previste lampade fluorescenti, utilizzo dei tipi a basso consumo ed alta efficienza luminosa con reattori elettronici ad alta frequenza (che ne garantiscono anche una vita media notevolmente superiore);
• impiego - in uffici, sale ristorante, ambienti della corte ipogea e locali similari - di sistemi di accensione/spegnimento delle luci e regolazione della loro intensità, in funzione sia della presenza di persone sia del valore dell'illuminamento naturale, in modo da ottenere un' illuminazione artificiale costantemente adeguata alle effettive esigenze del momento;
• in locali di servizio ed analoghi, accensione dell'illuminazione mediante sensori di presenza con spegnimento a tempo regolabile. Il progetto degli impianti speciali prevede essenzialmente:


Impianto di rivelazione incendi
L'impianto in oggetto è stato previsto per la quasi totalità degli ambienti per assicurare la massima sicurezza e sarà del tipo analogico ad indirizzo con microprocessore di gestione e controllo, che ne assicuri elevata affidabilità di funzionamento ed immunità contro falsi allarmi.


Impianto di cablaggio strutturato
L'impianto in oggetto adibito alla trasmissione di fonia e dati avrà origine da un armadio permutatore principale ed unico per tutto il Museo, al quale saranno connessi - tramite cavi a fibre ottiche e cavi in rame di tipo telefonico - gli armadi secondari di piano e/o di zona.


Impianto di diffusione sonora
Nella maggior parte dei locali, ed in particolare in quelli con possibile presenza di pubblico ed in quelli con abituale personale operativo (uffici ed ambienti similari), è stato previsto un impianto di diffusione sonora, che avrà una duplice finalità e cioè di diffondere:
• musica, comunicazioni a servizio, messaggi vocali vari;
• messaggi di allarme in caso di necessità di evacuazione di emergenza.


Impianto di antintrusione e di TVCC
Sono stati previsti impianti di antintrusione, di controllo accessi e di videosorveglianza per tutte le aree “sensibili” e pertanto non solamente quelle espositive e quindi aperte al pubblico, ma anche quelle destinate a servizi interni, quali uffici amministrativi, archivi particolari ed analoghi.


Impianto di telegestione
Parte degli impianti elettrici ed affini previsti nella ristrutturazione del Museo in progetto saranno connessi ad un sistema di supervisione Scopi essenziali del sistema in oggetto sono: • ottenere informazioni in tempo reale sullo stato degli impianti e sulle loro principali grandezze fisiche;
• gestire gli allarmi e le anomalie rilevando ed analizzando le informazioni provenienti dal campo, inviandole opportunamente filtrate al personale di sorveglianza;
• costruire una storia degli eventi;
• registrare con un dettagliato reporting temporale le principali grandezze degli impianti in modo da costruire statistiche utili alla gestione e manutenzione dei componenti;
• telecomandare gli impianti con sistemi di controllo ad alta sicurezza.